giovedì 29 marzo 2012

Telelavoro e articolo 18

In questi giorni assistiamo su tutti i giornali a una diatriba bella e buona tra le varie parti coinvolte nella riforma del lavoro, al centro di ogni discussione c'è il famoso e controverso articolo 18.

Nato in anni non sospetti, per tutelare il lavoratore da licenziamenti sospetti, presenta ancora oggi una tutela per molti lavoratori, ma di fatto, per la mentalità imprenditoriale italiana è un problema.

Il telelavoro non è mai decollato in Italia per una questione di tipo culturale e di arretratezza mentale, di fatto è sempre stato considerato come un qualcosa di estraneo alla nostra cultura.

Ma in un momento di discussione sulla riforma del mercato del lavoro, in un momento nel quale le parti coinvolte in causa, capiscono l'urgenza di un cambiamento ma non sanno come attuarlo, è questo il problema?

Veramente il problema italiano è quello dell'articolo 18 oppure abbiamo sempre avuto a disposizione strumenti incredibili di delocalizzazione come la risorsa del telelavoro, e questa è rimasta non sfruttata?

Proprio in questo momento, sarebbe il caso di aprire un confronto sereno e produttivo, per fare in modo di mettere sul tavolo una serie di cambiamenti necessari, ma inevitabili.

Tuttavia nessuno si pone il problema di guardare oltre alla realtà italiana, per vedere in paesi di cultura differente dal nostro, cosa accade e quale strumento di flessibilità rappresenta il telelavoro.

Le realtà anglosassoni quali quelle della Digital Goods Ltd, o realtà ancora più lontane quale quelle statunitensi, parlano di modelli di lavoro completamente differenti dal nostro, basati su criteri differenti.

Quello che è riuscito in altri paesi con il lavoro a distanza, sembra ancora un mondo lontano dal nostro, come se tutto potesse cambiare, ma di fatto non ci fosse la serentià di fare determinate scelte.

Dietro a tutto questo, c'è il blocco culturare nostro, un blocco che rifiuta di confrontarsi con quello che da noi è differente. Dobbiamo operare un mutamento in questo senso radicale.


http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/03/il-telelavoro-e-un-lavoro.html




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