sabato 31 marzo 2012

Telelavorare e essere monitorati

Imparare a lavorare per obiettivi, è uno di quei presupposti che nella cultura italiana, è sempre mancato e ancora oggi fatica ad essere interiorizzato in tutti le persone.


Lavorare per obiettivi, non vuol dire che il datore di lavoro, potrà controllare il tempo che spendiamo per fare una mansione, ma che vorrà fare un controllo sull'obiettivo che ci era stato dato.


Nella cultura italiana, lavorare per obiettivi, viene sempre associato al fatto che un datore di lavoro, concepisce il tempo che impieghiamo a svolgere una mansione, con il tempo di permanenza di un ufficio.


Il telelavoro diventa un approccio completamente nuovo anche in questa prospettiva, perchè l'obiettivo può coincidere oppure no, con il tempo che impieghiamo per fare un determinata cosa.


In questo senso, mentre in un luogo fisico di lavoro, il tempo di permanenza in un ufficio coincide con il tempo che dedichiamo a svolgere un determinato compito, nel telelavoro, cambia radicalmente.


Potremmo dover svolgere una mansione con un contratto che prevede un rapporto di lavoro part time pari a 4 ore, ma nel quale l'orario dedicato allo svolgimento della mansione è completamente elastico.


All'interno di una fascia oraria che va dalle 9 alle 18, potremmo dedicare le 4 ore del tempo dedicato allo svolgimento della nostra mansione in maniera molto autonoma.


Tuttavia anche il concetto di autonomia in una esperienza di lavoro in remoto, deve per forza essere oggetto di una discussione, perchè deve essere una autonomia responsabile.


Il nostro datore di lavoro, si aspetta pur avendo una fascia oraria elastica, che quello che ci è stato chiesto di svolgere, venga portato a termine al meglio delle nostre possibilità e nei tempi previsti.


Il tempo deve essere concepito nella maniera giusta, Digital Goods Ltd, docet, e ci insegna che se una mansione di lavoro gode di particolari e elastiche gestioni del tempo, deve in ogni caso essere un tempo produttivo.


Questo è l'errore che sta alla base delle leggerezza con la quale molte persone concepiscono il telelavoro, come una sorta di zona grigia, dove il soggetto, fruendo di un tempo elastico, pensa di non dover rendere conto di quello che svolge.


http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/03/telelavoro-paura-del-cambiamento.html



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