giovedì 29 marzo 2012

Telelavoro e crisi

Partendo dal presupposto che la crisi attuale è il risultato di una serie di fattori molteplici, certamente ogni stato è coinvolto in questo momento, in un processo di revisione del proprio sistema economico.

Le dinamiche di realtà in telelavoro oggi ancora settorializzate, potrebbero fare probabilmente la differenza tra il contenimento dei costi attraverso modelli di razionalizzazione piuttosto drastici, e soluzioni meno radicali.

Il telelavoro, potrebbe rappresentare il giusto compromesso tra una esigenza di risparmio dovuta a costi che aumentano e alla concorrenza di paesi emergenti, e la tutela del posto di lavoro.

Tuttavia in questo senso ancora poco si è fatto, la percezione collettiva è ancora lontana almeno in Italia, dalla possibilità di razionalizzare il modello lavorativo attuale, con sistemi meno invasivi.

Il nanismo italiano, è la scarsa capacità di tutte le forze in campo, nel trovare soluzioni condivise al problema occupazione attuale e alla necessità di riorganizzare l'attuale modello lavorativo.

Riorganizzare l'attuale modello lavorativo, con l'ausilio del telelavoro, per tutte quelle attività produttive, dove tutto questo è possibile, sarebbe una soluzione di compromesso accettabile.

Un conto è educare un dipendente al telelavoro, partendo anche da esempi concreti e già attuali in paesi alternativi al nostro, Digital Goods Ltd ne è un esempio, ma non è il solo.
 
Lo stesso tessuto aziendale italiano, lontanto dal voler prendere in considerazione una ipotesi del genere, preferisce esternalizzare ancora oggi parti delle sue attività produttive o tutta la produzione in paesi esteri.

Il risultato è sicuramente un contenimento dei costi, ma anche un aggravarsi della attuale crisi economica e lavorativa, con l'espulsione di forza lavoro, fuori dai processi produttivi.

Inutile rendere più flessibile ed elastico il mercato del lavoro tradizionale, senza puntare a modelli di lavoro alternativi, quali il telelavoro.

Dietro ad ogni azione, ci deve essere la precisa e determinata volontà, di coniugare soluzioni di flessibilità con le esigenze dei lavoratori presenti sul suolo italiano.


http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/03/telelavoro-e-contenimento-dei-costi.html



 


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