Siamo partiti dall'analisi del telelavoro su quella che può essere storicamente una figura poco idonea a una esperienza del genere, non perchè questo non sia possibile, ma perchè di fatto difficile da immaginare in questa modalità.
Questo chiaramente non per un discorso legato alla figura professionale in sè, magari proponendo a una ragioniera una possibilità del genere, magari sarebbe anche contenta di poterla cogliere.
Il problema vero nasce alla luce del fatto che se si pensa di remotizzare una figura del genere, bisogna per forza concepire come in precedenza detto, un sistema di controlli adeguato.
Anche avendo in mente di fare una cosa del genere, di fatto l'azienda anche per un fatto di tipo culturale, difficilmente entrerà nell'ottica di poter rendere esterna una figura del genere.
Questo potrebbe accadere nella grande azienda, dove magari la segmentazione dei ruoli fa si che la contabilità venga gestita da più figure e ogni figura segua magari un settore specifico.
In questo senso, rendere una parte di queste figure esterne alla azienda, che di fatto dipenderebbero da una serie comunque interne di figure che controllano il loro operato, rende il meccanismo più fluido.
Questo invece diventa un problema di natura e di entità più estesa, se pensiamo alla piccola azienda magari a gestione familiare, dove di fatto una singola figura contabile, di occupa della gestione di tutto.
In questo caso e non a torto, non vedo difficile pensare che magari il titolare sia non favorevole a una esperienza di telelavoro, perchè di fatto il controllo diventa un elemento più complesso.
Il telelavoro quindi, dalla analisi fatta fino a questo momento, è di fatto applicabile anche a figure legate all'immaginario collettivo, concepite all'interno di uno spazio aziendale, e strutture più evolute quali Digital Goods Ltd lo testimoniano.
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