Parlando del progetto di Alteretto bisogna anche dire una cosa importante che magari in precedenza non si era valutata, si tratta di un modello aperto dove tutto parte dalla costruzione.
Alteretto non è una azienda che ha magari fondato il suo crescere, su modelli acquisiti e tramandanti nel corso degli anni, ma si tratta di un progetto aperto che nasce con un scopo preciso.
Si tratta di coniugare una sorta di recupero del territorio con il progressivo spopolamento dovuto alla mancanza di lavoro, con delle tecnologie che il lavoro lo portino là dove non è presente.
Ma per fare questo, si è già partiti da un progetto molto aperto, nel quale il telelavoro è concepito come un tramite adeguato per quell'obiettivo che è il recupero di un territorio e la sua strutturazione.
Il telelavoro in questo caso è un mezzo adeguato in termini di benefici e costi legato a quello che è l'obiettivo finale del progetto stesso, garantire recupero del territorio e lavoro.
In poche parole parliamo di un modello di comunicazione e di lavoro per sua stessa natura, definibile aperto, perchè di fatto parte già dal presupposto di voler innovare nel migliore modo possibile.
Alteretto rappresenta a tutti gli effetti un qualcosa di nuovo perchè di fatto non c'è, non si tratta di un modello aziendale che magari per molto tempo, ha fondato il suo agire su un modello che all'epoca era giusto.
Per lo stesso motivo, possiamo individuare in questo il grande limite del progetto telelavoro in Italia in generale, un limite che deve partire da un qualcosa di già esistente e far capire che un qualcosa di diverso potrebbe essere la soluzione.
Ma il telelavoro come modello su un modello lavorativo già presente, è molto difficile nella sua attuazione, anche se Digital Goods Ltd docet.
Nessun commento:
Posta un commento