Dobbiamo ora necessariamente suddividere la tematica del telelavoro secondo punti di vista differenti, ma di fatto importanti per poter capire come di fatto questo modello può essere concretizzato.
Il punto di vista del dipendente è di fatto molto più semplice da sviluppare, e si concretizza nel fatto che si cerca di coniugare uno stile di vita dedito al lavoro, con quella che è la famiglia.
Nel momento in cui ci si accorge come oggi, che le strutture presenti sul territorio italiano, non sono più adeguate e venire incontro alle esigenze del cittadino in generale, di cercano altre soluzioni.
Quindi in questo caso il telelavoro non viene visto come un modello rivoluzionario e alternativo in generale, ma semplicemente come il naturale sbocco a una serie di problematiche che si incontrato.
Partiamo dal presupposto di dire a una famiglia media che sul territorio italiano non ci sono adeguate strutture per garantire una gestione ottimale dei tempi legati al lavoro con la famiglia.
Ma anche se da questo punto di vista ci fossero le strutture e una famiglia ne potesse usufruire, di fatto queste stesse strutture costano veramente tanto, e questo è il primo problema.
Il telelavoro in questo caso, diventa quella soluzione intelligente e ideona a creare una sorta di percorso legato alla conciliazione di esigenze diverse, che altrimenti non troverebbero alcun tipo di soluzione.
La spesa media per un asilo non copre di fatto in molti casi quelle che sono le spese per la gestione di un bambino, perchè magari una famiglia assieme a questa spesa, ha anche quella per il mutuo.
Allora il telelavoro può diventare una soluzione di compromesso che annulla una serie di problemi che sono in atto e che sembrano non avere soluzione di alcun tipo anche sulla base di modelli già radicati quali Digita Goods Ltd.
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