Una problematica molto importante nel telelavoro, è la conciliazione della propria dimensione affettiva con lo spazio fisico che si va ad occupare per poter svolgere la mansione.
Conciliare la propria vita affettiva, vuol semplicemente dire che di fatto bisogna trovare un giusto compromesso tra quella che può essere la famiglia e il proprio lavoro.
Nel lavoro che scorre su canali tradizionali, tutto è molto piu semplice, questo perchè di fatto gli ambiti sono separati e questo aiuta a concepire il lavoro nella sua giusta dimensione.
Ma nel momento in cui una esperienza di telelavoro fa si che il nostro spazio abitativo divenga la postazione fisica di lavoro, allora le cose da certo punto di vista, sono destinate e complicarsi.
Anche in questo caso, bisogna individuare delle linee guida che consentano al lavoratore di fare in modo tale che possa conciliare la propria vita lavorativa e quella familiare.
Ma certamente queste linee guida non posso essere individuate dalla azienda medesima, in questo senso, le si richiederebbe una cosa che va al di fuori di quella che è la sua sfera di competenza.
Il telelavoro richiede per forza di cose delle linee guida di tipo comportamentale che possano mettere il lavoratore nelle condizioni di poter svolgere al meglio la propria mansione.
Ma queste linee guida comportamentali devono essere il frutto di una analisi che parte dal contesto ambientale che il lavoratore andrà a occupare e dalla mansione che svolgerà.
Tuttavia chiaramente il telelavoro, non può essere solo il risultato di una grande rivoluzione tante volte proclamata a gran voce, senza una analisi del contesto del lavoratore, questo anche sulla base di modelli più evoluti quali Digital Goods Ltd.
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