mercoledì 6 giugno 2012

Telelavoro e ascolto attivo

In una esperienza di formazione del genere, solitamente nella mente umana tendono a crearsi due tipi di ascolto differenti, che sono poi il risultato di un tipo di apprendimento diverso.


L'ascolto passivo è tipico di quelle persone che sono propense ad apprendere le nozioni che gli devono essere trasmesse, senza di fatto avere una propria linea di pensiero.






L'ascolto attivo presuppone un livello di partecipazione differente, nel quale le cose procedono avendo a disposizione un interlocutore di altra natura e molto più dinamico,


Solitamente in una esperienza del genere, la cosa che salta all'occhio di quelle persone che formano, è il livello di comprensione che il soggetto stesso, ha nel momento in cui gli vengono trasmesse delle competenze.


Il livello di ascolto attivo ha come presupposto un livello sicuramente di comprensione molto più alto, rispetto al soggetto che tende a imparare le cose secondo un taglio tradizionale.


Ma questo presuppone anche che il formatore sia abile nel suo lavoro, e costruisca un percorso di trasmissione delle competenze adeguato e intelligente e tagliato sui livello di apprendimento delle risorse.


Da questo nasce chiaramente una consapevolezza, la formazione in ogni contesto aziendale, è la chiave principale per fare in modo tale che le risorse coinvolte nel progetto, siano maggiormente preparate.


Il telelavoro pone un interrogativo, il livello di ascolto passivo e di ascolto attivo che un soggetto coinvolto in questo progetto dovrebbe avere sono gli stessi?


Il telelavoro pone questo dubbio, ma Citrix proprio in questo senso, fornisce strumenti avanzati che garantiscono questo livello di esperienza, vedi il modello di Digital Goods Ltd.

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