martedì 5 giugno 2012

Telelavoro e ascolto passivo

Le modalità di formazione di una esperienza di telelavoro del genere, possono variare a seconda di quelle che sono le prerogative formative che l'azienda stessa ha in calendario.


Da questo punto di vista, la formazione deve essere una cosa pianificata in ogni minimo dettaglio, per fare in modo che ci sia un tramite adeguato a quello che è il presupposto stesso.






Partendo dal presupposto che il livello di apprendimento varia a seconda di quelle che sono le capacità di apprendimento di ogni persona, questo creai poi un processo di formazione continuo.


L'ascolto passivo fa in modo tale che la mente cerchi di apprendere una serie di concetti che per loro stessa natura, sono non sempre recepiti nel modo adeguato e questo è normale.


La formazione tradizionale, ha sempre peccato in questo senso, perchè certamente sappiamo che viene fornito del materiale cartaceo che deve completare quello che è il livello di preparazione.


Ma rileggere quello che si è ascoltato, molte volte fa in modo tale che vengano dei dubbi sul livello di comprensione che la persona coinvolta nel progetto, pensa di avere recepito.


La dispensa cartacea, dovrebbe di fatto essere un elemento aggiuntivo che tende a creare i presupposti per completare un processo di apprendimento iniziato in precedenza.


Nella teleformazione, dove la virtualizzazione prende il posto della presenza fisica del formatore, l'esperienza diventa più intensa e più impegnativa, come presupposto futuro del telelavoro.


Il telelavoro in questo senso, deve essere una esperienza altamente formativa e Citrix fornisce l'interfaccia per poter accedere a questo, anche sulla base di modelli come Digital Goods ltd che utilizzano la virtualizzazione.

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