giovedì 7 giugno 2012

Telelavoro e capienza del server

Se un imprenditore decide di creare una struttura virtuale del genere, il suo primo problema è come identificare la capacità del server che decide di utilizzare in tale senso.


Perchè da questo punto di vista, bisogna vedere a quale mercato decide di rivolgersi e quali saranno i suoi clienti, ai quali dovrà garantire un livello adeguato di risposta.






La virtualizzazione consente una gestione del risparmio concentrata su quelle che sono le sedi fisiche di lavoro che consentono di ridurre i costi, ma di fatto questo deve essere compensato.


La compensazione avviene con un adeguato investimento che si focalizza su quella che è la struttura del server che dovrà garantire il livello adeguato di tecnologia e performance.


Questo investimento è basilare, si può certamente risparmiare su quelle che sono le sedi fisiche tendendo a virtualizzare il tutto, ma non si può certamente pensare di non investire sul server.


Infatti parliamo del cuore stesso della azienda, che si muove e fornisce servizi o lavoro intellettuale, ricevendo da questo computer, tutto il traffico che serve e tutte le informazioni.


Il server quindi ha molte funzioni, smista il traffico, immagazzina dati e deve fornire prestazioni soddisfacenti per fare in modo tale che tutto il lavoro venga gestito secondo determinati livelli di efficienza.


Il telelavoro ha come centro, la logica del server, che è quello che di fatto fa in modo tale che tutto funzioni secondo quelli che sono i dettami del lavoro da svolgere.


L'interfaccia di collegamento con il server, è la tecnologia fornita da Citrix, secondo modelli evoluti di telelavoro vedi Digital Goods Ltd.

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