giovedì 21 giugno 2012

Telelavoro e e-commerce no grazie

Dietro alla analisi fatta in precedenza, si è creato ovviamente un mercato legato all'e-commerce, infatti i siti di tecnologia si sono moltiplicati, ma di fatto all'inizio tutto è stato accolto in maniera tiepida.


All'inizio ha prevalso una mentalità legata alla truffa che ha fatto si che molti italiani vedessero in questo canale di acquisto, più che vantaggi, pericoli legati alle transazioni.






Oltre a questo, dobbiamo anche dire che effettivamente molti siti hanno aperto e allo stesso modo hanno chiuso, senza fornire effettivamente garanzie in tale senso.


Da questo punto di vista, una serie di timori che l'e-commerce ha suscitato all'inizio è stato anche giusto, perchè quando questo filone in Italia si è aperto non sono state fornite molte garanzie.


La legislazione italiana ha legiferato in ritardo su questa branca di Internet, sottovalutando il peso di una realtà invece destinata a crescere in tempi brevi e rapidamente.


Questo ha causato dei buchi nella legislazione legata al diritto di Internet che non ha certamente creato i presupposti per fare in modo tale che l'acquisto elettronico, fosse percepito come adeguato.


Queste sono una serie di considerazione che vanno fatte per capire come l'e-commerce ha subito all'inizio della sua avventura una battuta di arresto legato a queste considerazioni.


Questo per capire come questa forma di commercio dal consumatore medio sia stata percepita come possibile ma da valutare con attenzione.


Il telelavoro nella logica del The Mega Store, invece parte da presupposti differenti, con modelli evoluti e di relazione comportamentale come Digital Goods Ltd.




http://www.themegastore.biz/portal/

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