martedì 5 giugno 2012

Telelavoro e meeting virtuale

Il meeting se dovessimo essere aderenti alla definizione che Wikipedia ci fornisce di questo termine è di fatto una riunione nella quale le persone possono ritrovarsi per affrontare insieme un percorso di crescita.


Nell'ambito professionale, si tratta di fare delle riunioni di piccole dimensioni nelle quali si visiona magari del materiale insieme e scorrono delle immagini che fanno parte del meeting stesso.






Ogni azienda piccola o grande che sia ha sempre utilizzato questa forma di scambio partecipativo per fare magari il punto della situazione su un determinato problema legato al contesto aziendale stesso.


Molte volte il meeting è anche il risultato di una esigenza nata sempre dalla azienda, per fare delle ore di formazione ai propri dipendenti per fare il punto su quella che è la situazione aziendale stessa.


Serve fondamentalmente a fare in modo tale che il contesto aziendale, tiri un minimo le somme sul lavoro fatto magari nel complessivo su un periodo temporale più o meno lungo.


Ma questo ha sempre comportato che per fare questo, l'azienda medesima, debba affittare una struttura alberghiera, debba chiaramente noleggiare una sala conferenze  e in questo senso, utilizzare una parte del bugdet a disposizione.


Ma ragioniamo adesso in maniera differente, ragioniamo pensando che tutto questo sia possibile farlo, fornendo una sala conferenze virtuale, nel quale tramite un software, ogni computer accede a una sala conferenze virtuale.


Abbiamo ottenuto una virtualizzazione dell'evento, puntando però ad utilizzare un software che consente non solo la virtualizzazione, ma anche la condivisione di contenuti.


La filosofia di Citrix, parte proprio da questo, condividere in maniera remota e virtualizzata un evento, senza doversi preoccupare dello spostamento fisico.


Un forma evoluta di telelavoro di gruppo, basato su un software che crea contatti tra persone, un modello evoluto utilizzato in altre sedi, vedi Digital Goods Ltd.

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