Immaginiamo che una azienda decida di non avere delle sedi fisiche su un determinato territorio perchè di fatto non vuole creare dei costi fissi, di fatto non deve fare altro che affidarsi a un produttore di virtualizzazione.
Creare la virtualizzazione e creare i presupposti per fare in modo tale che questa diventi la strada per unire cervelli da ogni parte del pianeta, è la strada che le future aziende possono percorrere.
Se ho la possibilità di comunicare con colleghi di differenti località geografiche sparse sul pianeta, tendenzialmente ho la possibilità a tutti gli effetti di abbattere quel limite fisico che fa in modo tale che determinati scambi non avvengano.
Proprio per questo motivo in questi ultimi anni, ci sono una serie di aziende che fanno in modo tale che la virtualizzazione sia la strada del futuro, per creare comunque scambi e in questo modo facilitare la conoscenza.
Ma per portare un esempio più intelligente e pertinente, possiamo immaginare la classica struttura aziendale di una volta, dove svolgono le loro mansioni una serie di dipendenti.
Questi solitamente per avere scambi proficui di idee e cercare magari di mettere insieme una serie di idee tra di loro pertinenti legati a una soluzione di un ipotetico problema, vengono fisicamente convocati in un luogo specifico.
Questo per una multinazionale che ha sede in tutto il mondo, vuol necessariamente dire che si dovranno predisporre degli spostamenti fisici da una sede ad un altra, consentendo lo scambio e l'incontro.
In questo senso, siamo ancora nell'ottica di un modello tradizionale che vede non nel telelavoro e nella virtualizzazione la soluzione di una possibile barriera fisica, devo essere predisposti dei movimenti fisici dei dipendenti.
Ma se a questo si associasse invece la logica di una esperienza di telelavoro, su modello ad esempio di Digital Goods Ltd, allora la cosa sarebbe diversa.
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