mercoledì 6 giugno 2012

Telelavoro e server

Nell'epoca dei computer, dell'informatica che lavora sempre di più su realtà legate alla rete e al web, avere un server è il presupposto di qualsiasi realtà aziendale.


In quella tradizionale, serve a fare in modo di poter conservare tutti i dati che transitano dalla rete al computer aziendale, e a mantenere anche un livello di sicurezza adeguato.






In una azienda virtualizzata, il server diventa ancora di più una necessità perchè questo consente di smistare il traffico da un punto ad un altro in modo efficace ed efficiente.


Questo è il primo presupposto per fare in modo tale che tutto quello che deve essere svolto in modalità remota, sia svolto nella maniera più corretta ed adeguata.


Dietro a questo ragionamento, semplicemente si nasconde il segreto di tutte le aziende che decidono di virtualizzare la loro presenza, puntando ad interfacce di collegamento virtuali.


Questo consente una notevole elasticità per una azienda del genere, il suo centro è collocato in un luogo fisico, mentre quello che svolge, può essere fatto in qualsiasi luogo.


Da tutto questo emerge chiaramente che il centro, il cervello di una azienda virtualizzata del genere, è per forza di cose il suo server, una sorta di computer potenziato che svolge una serie di funzioni.


Il telelavoro è strutturato su una logica del genere, fa in modo tale di ricevere un pacchetto di lavoro da un computer definito server, posto in un punto geografico preciso.


Ma per il dipendente che deve svolgere la sua mansione di lavoro, serve una interfaccia di collegamento che funga da mezzo, e Citrix fa proprio questo, creando modelli evoluti di telelavoro vedi Digital Goods Ltd.

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