venerdì 18 maggio 2012

Telelavoro e applicativi web

In questo senso, nel precedente post abbiamo sottolineato un fattore molto importante, nel senso che oggi come oggi, la maggior parte degli applicativi utilizza un accesso alla rete.


Questo vuole dire che di fatto, pur utilizzando una rete che magari dipende da un server di tipo aziendale, di fatto per fare in modo tale che questi software funzionino al meglio, utilizzano il web.






Di fatto il web è una rete aperta, una rete nella quale girano una quantità incredibile di informazioni che sono tra di loro collegate e questa a tutti gli effetti è un telelavoro a metà.


Infatti oggi il dipendente utilizza questi applicativi da una sede di lavoro fisica che è quella della azienda, ma allo stesso modo, potrebbe fare la medesima cosa da una sede remota.


In realtà la virtualizzazione della quale parliamo frequentemente, è già in atto da un periodo piuttosto esteso della vita lavorativa media delle persone coinvolte in queste trasformazioni.


Il primo abbozzo di telelavoro, di fatto lo ha creato la logica dei servizi, la logica legata a quella del contenimento dei costi, che di fatto si traduce nella azienda come un risparmio.


Quante aziende oggi utilizzano la logica della esternalizzazione per fare in modo tale che i costi vengano ridotti, questa è una sorta di telelavoro indiretto se vogliamo definirlo come tale.


Infatti l'azienda esternalizza una parte di quelle che sono le sue attività per fare in modo tale di contenere i costi e raggiungere un livello di efficienza più elevato.


In questo senso il telelavoro è in realtà in parte una esperienza di lavoro già concretizzata in forme di delocalizzazione del lavoro a altre strutture private, vedi Digital Goods Ltd.

Nessun commento:

Posta un commento