mercoledì 23 maggio 2012

Telelavoro e mantenimento dei servizi

Il costo di una serie di strutture adibite a fare in modo tale che una serie di agglomerati urbani siano sicuri, viene come abbiamo detto ripartito insieme alla collettività.


La loro gestione poi, è molte volte il risultato di una serie di competenze che vengono ripartire tra vari enti e creano di fatto una serie di competenza trasversali da amministrare.






Questo costo sociale, è sempre il frutto di una sorta di patto con i cittadini che hanno necessità di poter fare in modo tale che il loro livello di vita, venga mantenuto adeguato.


Il telelavoro crea ovviamente i presupposti per una remotizzazione positiva in questo senso, perchè fa in modo tale che una serie di esigenze legati a contesti di tipo fisico cali.


Ma questo chiaramente per la maggior parte delle persone, ancora oggi è un qualcosa di molto lontano dalla nostra possibilità di capire e interpretare la realtà intorno a noi.


La città è ancora a tutti gli effetti uno spazio nel quale giustamente i cittadini chiedono di avere una serie di servizi che vengono considerati primari per il buon funzionamento di quello che è intorno a noi.


Ma il buon funzionamento si scontra molte volte, con i limiti di budget stabiliti dai vari patti di stabilità che nel corso del tempo si sono susseguiti per fare in modo tale che vengano ridotti gli sprechi.


Quindi come il telelavoro viene percepito come una realtà ancora in evoluzione, un qualcosa che non è ancora possibile radicare, la necessità di servizi aumenta.


Il telelavoro in questo senso potrebbe dare una risposta, anche sulla base di modelli evoluti quali Digital Goods Ltd.

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