mercoledì 16 maggio 2012

Telelavoro e incognita dei ritardi

Ora mettiamoci nei panni di un lavoratore che ogni giorno per esigenze legate al luogo di lavoro nel quale di deve recare, copre distanze pari o superiori ai cinquanta chilometri al giorno.


Questo resta uno dei problemi più impellenti dei giorni di oggi, senza tenere conto della stanchezza che ogni giorno accompagna di deve per costrizione affrontare questo tipo di vita.






Dall'altra il problema vero nasce anche alla luce del fatto che molte volte,i servizi offerti per fare in modo tale che i pendolari possano viaggiare in maniera comoda sono scadenti.


Il telelavoro abbatterebbe questo problema, creando le basi per una sostanziale diminuzione di quello stress che ogni giorno accompagna milioni di pendolari che sono costretti a muoversi.


Senza contare poi sul fatto che molte volte per inefficienze non certamente legate a colpe loro, questi lavoratori accumulano ritardi non indifferenti, legati magari a problemi negli spostamenti.


Il telelavoro in questo senso, potrebbe dare una grande mano, facendo in modo tale che queste persone, possano essere produttive negli orari richiesti dalle aziende, senza avere problemi.


Questa è una delle tematiche che oggi, occupa molte delle pagine dei giornali, il problema dei trasporti non adeguati a quelle che sono le esigenze di lavoro e produttività dei lavoro.


Quindi come possiamo incominciare a capire, il telelavoro può essere uno strumento che dà una mano là dove molte persone, sono costrette a lunghi spostamenti per lavoro.


Il telelavoro è un modello possibile, ma perchè divenga una realtà c'è necessità di una rivalutazione dei modelli di lavoro, Digital Goods Ltd docet.

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