martedì 29 maggio 2012

Telelavoro e immobili, ricerca lunga

La ricerca di un immobile che soddisfi una serie di requisiti base che consentano a un lavoratore pendolare, trasferito da un luogo ad un altro, è una capitolo molto importante, e lungo.


Certamente se ci ci reca in città e si apre un giornale, a livello di affitti, possiamo dire che gli immobili a disposizione sono molti, poi bisogna ragionare in termini di prezzi, facendo una valutazione.






Se la previsione di stipendio di aggira sui 1200 euro netti al mese, dobbiamo già fare una valutazione che quello che possiamo spendere per un immobile di medie dimensioni come affitto, deve avere un tetto massimo.


Nello specifico, sicuramente non può superare la metà dello stipendio netto che andremo a prendere, altrimenti ci troveremo in un secondo tempo in netta difficoltà per gestire altre spese.


Infatti l'affitto è il principale capitolo di spesa, perchè rappresenta una parte sostanziale dello stipendio che andremo a percepire per la nostra prestazione di lavoro, e questo è un elemento molto importante.


Poi chiaramente come abbiamo detto prima, non è l'unico capitolo di spesa che dovremo affrontare, ci sono i costi fissi legati alla spesa di carattere alimentare che dobbiamo fare.


Poi dobbiamo anche valutare, quali sono i costi aggiuntivi che eventualmente dovremo andare a sostenere, qualora il contratto di locazione preveda un fisso mensile e delle spese a parte.


Come possiamo incominciare a capire, il telelavoro taglia drasticamente una sorta di passaggi intermedi quali la ricerca di un immobile e non solo.


Ma per pensare di poter creare un circuito del genere, bisogna come abbiamo più volte detto come redazione e che crediamo possibile, estendere la pratica del telelavoro in maniera diffusa, questo anche sull'esempio di modelli come Digital Goods Ltd.

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