martedì 29 maggio 2012

Telelavoro e garante

Chi possiede un immobile e in questo senso, non possiamo dargli tutti i torti vuole una serie di garanzie legate al pagamento dell'affitto mensile che deve essere corrisposto.


Una persona che viene a vivere in una città differente, difficilmente avrà in mano a meno che il posto di lavoro per il quale si è proposto non sia già a tempo indeterminato, un contratto stabile.






Questo crea un problema di natura diversa, il proprietario dell'immobile, causa una non conoscenza certamente non andrà ad affittare un immobile a una persona che non ha un contratto stabile.


Questo è un problema per la persona che deve trasferirsi e per la persona che ovviamente mette in affitto l'immobile, per entrambe è necessario avere una tutela di carattere monetario.


Il proprietario dell'immobile, chiede a un potenziale inquilino in questo senso di fornire una serie di garanzie che possano in tal modo soddisfare il suo bisogno di avere l'affitto corrisposto ogni mese.


Questo si traduce per forza di cose per l'inquilino che decide di occupare lo stabile, nella ricerca di una sorta di garante, che avendo a disposizione un reddito sicuro che entra ogni mese, possa metterlo a disposizione.


Solitamente in queste dinamiche, sono i genitori o i parenti più stretti a fungere da garanti in una problematica del genere, rappresentando l'anello di congiunzione più stretto la persona che cerca casa e l'immobile.


Il telelavoro in questo senso, tende a cancellare tutte queste prassi di natura abituale, creando il presupposto per una virtualizzazione al domicilio della persona che in questo senso, non deve più utilizzare tutti questi canali.


Il telelavoro quindi, risolverebbe in questo senso una serie di problemi legati alla ricerca di immobili collocati là dove c'è lavoro, eliminando questo step intermedio, Digital Goods Ltd docet.

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