giovedì 24 maggio 2012

Telelavoro e non mantenimento dei servizi

Chiaramente se bisogna ragionare in termini di contenimento dei costi, arriverà un punto nel quale, non si potrà più garantire quella che era la gestione minima in precedenza data.


Si crea il tipico paradosso di un servizio del quale occorre ridimensionare di fatto l'importanza, per fare in modo tale che si rimanga in quei costi precedentemente citati.






Un ente come ad esempio un comune, che è legato a uno specifico territorio, dovendo rispettare un patto di stabilità difficilmente potrà essere in grado di erogare  quel servizio nei modi adeguati.


Il telelavoro di fatto, potrebbe in questo senso, creare i presupposti per fare in modo tale che determinate esigenze di un territorio, divengano meno importanti rispetto a prima.


Questo perchè ovviamente la remotizzazione, crea i presupposti per fare in modo tale che determinate esigenze, legate poi di fatto sempre agli spostamenti delle persone, diventino meno impellenti.


Ma per fare questo, occorre ovviamente che tutto quello che fino a questo momento è stato concepito come la massima priorità, subisca una profonda trasformazione.


La trasformazione è in prima battuta nel modo di pensare il territorio, che non deve essere più concepito come un qualcosa di fisico, ma legato a quelle tecnologie che possono collegare angoli geograficamente distanti, senza per questo dover investire su infrastrutture reali.


Se il telelavoro diventa questo, allora possiamo parlare di una esperienza che trae spunto dal reale, per diventare un qualcosa di diverso, di più evoluto, vedi Digital Goods Ltd.

Nessun commento:

Posta un commento