mercoledì 23 maggio 2012

Telelavoro e la strada della sperimentazione

Quelli che nelle università fanno ricerca, chiaramente non sanno oggi se quello che fanno nella loro università, darà in un tempo breve dei frutti, sperano che siano così, ma la ricerca funziona in questo modo.


Si sperimenta oggi quello che domani potrebbe essere la soluzione a uno specifico problema, e facendo in questo modo, si cerca chiaramente una soluzione possibile.






Questa soluzione, magari studiata da più persone nello stesso tempo, non è detto che sia a portata di mano, ma sicuramente crea le basi per fare in modo tale che sia possibile.


Il telelavoro allo stesso modo non può sicuramente essere percepito come soluzione in assoluto migliore, ma come una delle possibili soluzioni ad alcuni dei problemi che abbiamo.


Ma se una soluzione non si sperimenta, non si saprà mai se questa è di fatto quello che possiamo pensare essere la strada migliore verso una evoluzione di un qualcosa che non funziona più.


Nessuno della redazione di lavoro in remoto, pensa che il telelavoro sia la soluzione di tutti quei problemi che oggi di fatto occupano le cronache di tutti  i giornali, ma riteniamo che questa tematica sia molto sottovalutata.


Perchè quello che non si ritiene possibile oggi, è la possibilità di fare in modo tale che le persone possano operare in remoto magari dal proprio domicilio, con l'ausilio di una serie di tecnologie di supporto.


Ma di fatto questa concezione delle cose, non è un qualcosa di così lontano da noi, ogni giorno la tecnologia accorcia le distanze, rendendo di fatto superfluo per certi versi il contatto fisico.


Il telelavoro ancora oggi è una tematica sottovalutata, per molti aspetti mai messa in atto, ma possibile in molti ambiti e di fatto radicata in alcune realtà Digital Goods Ltd docet.



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