lunedì 28 maggio 2012

Telelavoro e campagne di sensibilizzazione

Secondo punto della nostra analisi, vengono spesi ogni anno una serie di finanze legate a campagne di sensibilizzazione per mettere in guardia da quelle che sono le disattenzioni alla guida.


Mote volte di punta a campagne di di marketing e comunicazione volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in modo tale che la coscienza civile, capisca la gravità dei costi umani.








Ma di fatto per quanto si possa puntare su campagne anche con un messaggio forte, che dimostra come la scarsa prudenza possa incidere in termini di vite umane, di fatto questo non sempre aiuta.


Anche in questo senso, bisognerebbe determinare quanto budget viene speso in termini di comunicazione per fare in modo tale che le persone sia più prudenti e attente alla guida.


Lo Stato punta a questo, cercando di fare leva sulla coscienza collettiva e sociale delle persone, nella speranza che da parte di tutti aumenti il senso di responsabilità in termini di collettività.


Ma abbiamo già detto in precedenza che la mentalità italiana si differenzia rispetto a quella di altri paesi per quanto riguarda il senso civico molto meno sviluppato rispetto a contesti e paesi differenti rispetto a noi.


Questo chiaramente si riflette anche sul nostro modo di guidare, perchè è la diretta conseguenza di una cultura che non ci ha abituato a considerare il suolo pubblico e la presenza degli altri come un fattore determinante.


Il telelavoro sembra essere un qualcosa di ancora meno applicabile, frutto di un ritardo culturale che ogni giorno ci allontana sempre di più da quegli standard di sviluppo che gli accordi europei prevedono.


Eppure la tematica del telelavoro è molto calda e si adatta perfettamente a quella possibilità concreta di adottare un modello che consapevole di sviluppo del lavoro in remoto, anche sulla base di esempi più evoluti e anglosassoni quali Digital Goods Ltd.

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