sabato 19 maggio 2012

Telelavoro e outsourcer

Dagli anni 90 ad arrivare ad oggi, c'è stata una progressiva esternalizzazione di una serie di compiti aziendali che prima venivano svolti da dipendenti, oggi come oggi vengono svolti da soggetti esterni.


L'azienda principale, un pò per una logica legata al contenimento dei costi, un pò per evitare un vincolo legato a ulteriori assunzioni, utilizza una logica che è quella della esternalizzazione.








In questo senso, una serie di soggetti esterni che vivono sulla base di appalti, fanno in modo tale tramite la stipulazione di contratti, di garantire servizi che prima erano interni.


Questa sorta di esternalizzazione è già una sorta di telelavoro, perchè di fatto si utilizza una struttura esterna per fare in modo tale che alcune mansioni di lavoro vengano gestite.


Questi soggetti esterni a loro volta al loro interno hanno dei dipendenti che svolgono per conto di terzi, quelle mansioni di lavoro che una volta erano prerogativa di dipendenti interni alla azienda principale.


Il telelavoro secondo queste logiche che possiamo vedere, non è una cosa che di fatto risulta così nuova a tutti, è in realtà una evoluzione del mondo del lavoro iniziata molti anni fa.


La logica del contenimento dei costi, ha portato molte realtà aziendali a fare in modo tale che ci fosse una sorta di remotizzazione verso soggetti esterni, che per conto nostro svolgono mansioni di lavoro.


Allora ci rendiamo conto che il telelavoro diventa un problema relativo, nel senso che quello che attualmente manca, è la remotizzazione verso il proprio domicilio.


Questa forma di telelavoro sembra rappresentare una sorta di ostacolo più di tipo mentale che legato a infrastrutture specifiche, il problema è di tipo culturale e in questo senso, Digital Goods Ltd docet.

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