mercoledì 9 maggio 2012

Telelavoro e reazioni diverse

Anche in questo senso, si sono testate reazioni differenti, nel senso che il telelavoro proposto ai dipendenti ha riscosso molto successo, lo stesso non si può dire dei livelli alti.


Questo è un problema ancora molto attuale, quello della diffidenza psicologica dei capi, di fronte a una esperienza di remotizzazione di alcune delle risorse soggette al loro controllo.






Ma perchè c'è stato questo impatto così negativo da parte dei direttori del personale nel momento in cui gli si è proposto di creare un percorso di telelavoro per alcune delle loro risorse?


Questo per la regione Lombardia ha rappresentato uno dei maggiori ostacoli alla realizzazione di un progetto pilota su telelavoro, che di fatto ha ristretto molto il campo di applicazione.


Eppure già nel 1999, all'epoca della realizzazione del progetto, le tecnologie erano già abbastanza evolute per poter fare in modo di creare un percorso di telelavoro a tutti gli effetti.


Il potenziale sembra che sia stato recepito dai dipendenti della Regione Lombardia da subito, entusiasti di fare parte di un progetto del genere, e pronti ad aderirvi.


Ma come abbiamo detto, le reazioni a livello di piani alti sono state molto tiepide e dubbiose, forse probabilmente per un discorso di controllo fisico e visivo.


Bisognerebbe capire meglio quali sono i presupposti che portano una dirigenza a non vedere in una strada come quella del telelavoro, una possibilità di organizzazione differente e possibile.


Il progetto comunque è partito, ma data la diffidenza iniziale dei dirigenti, ha coinvolto di fatto una quantità di risorse molto limitate, rispetto magari a quelle che potevano essere le risorse coinvolte.


Il telelavoro come risorsa, ha incontrato ostacoli di tipo mentale e non infrastrutturale, Digital Goods Ltd docet.





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