giovedì 31 maggio 2012

Telelavoro e formazione

Ma anche i modelli culturali sbagliati possono cambiare e si cambiano con una gestione corretta della informazione, una gestione che preveda di fare dei corsi mirati alla informazione.


Chiaramente parliamo di corsi di formazione che devono partire dalla consapevolezza che bisogna illustrare in maniera chiara e esaustiva a tutte le persone che possono essere interessate a questo.






Ovviamente una comunicazione chiara, punta di fatto alla costruzione di un percorso che non identifica nel telelavoro la rivoluzione del millennio, ma una possibile strada di aiuto e conciliazione.


Questo è il messaggio che deve passare per tutti quelli che sono coinvolti in un processo di lavoro, il telelavoro è uno strumento che può essere utilizzato in maniera intelligente.


Dal lato imprese, può essere una sorta di vantaggio competitivo in termini di costi e di produttività di un dipendente che in condizione di maggiore serenità, può dare un contributo maggiore.


Ma dal lato del dipendente, è una strada che può condurre a una maggiore conciliazione di quei tempi tra lavoro e famiglia che oggi, sono in realtà un grande problema a facilmente poco conciliabili.


Conciliazione e produttività, due parole tra di loro molto lontane, perchè esprimono di fatto due esigenze che nella vita di tutti i giorni difficilmente si conciliano, un problema che oggi diventa sempre più grande.


Il corso di formazione serve, a fare in modo tale che quello che di fatto oggi viene percepito come ancora una prassi poco fattibile, diventi una strada fattibile e concretizzabile.


Il telelavoro è in questo senso una strada possibile, che può di fatto dare una sorta di collegamento tra strade diverse e esigenze molto diverse tra di loro, un modello applicabile.


Il fatto che all'estero venga applicato in maniera concreta, dimostra che il telelavoro  
è un progetto fattibile, vedi Digital Goods Ltd.




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