mercoledì 16 maggio 2012

Telelavoro e bonus energetico

Parliamo ora di un concetto molto rivoluzionario che potrebbe essere la leva per fare in modo tale che l'esperienza del telelavoro, rappresenti una forte motivazione al cambiamento.


Abbiamo parlato del fatto che la sede centrale abbassa i costi energetici di fatto, trasferendoli alla sede periferica, che in questo caso specifico, coincide con il domicilio fisico del telelavoratore.






La previsione di spesa, rappresenta poi quello strumento che la sede centrale deve adottare per fare in modo tale da capire quanto di fatto sia effettivo il consumo di energia.


Fatta la previsione di spesa, e capito quanto effettivamente per la sede centrale tutto questo si traduca in un risparmio oggettivo, resta aperto il fronte del dipendente.


Nel senso che di fatto, il costo della energia diventa un capitolo di spesa molto importante, perchè si trasferisce completamente sulle spalle del dipendente e diventa per lui un capitolo di spesa da valutare.


Quindi il telelavoro diventa chiaramente un vantaggio per una serie di aspetti legati alla vita del lavoratore, ma implica poi di fatto altri aspetti che vanno a incidere sui suoi costi.


Ma se l'amministrazione pubblica è intelligente, può anche fare un lavoro a livello di leva motivazionale, molto importante, costruendo un percorso di valutazione della risorsa.


Nel senso che fatta la previsione di spesa e ottenuti dopo un pò di tempo i vantaggi legati a un consumo di corrente minore, cosa che per il telelavoro che delocalizza verso una sede periferica è possibile, può inserire uno strumento nuovo.


Il bonus energetico, uno strumento di compensazione per il dipendente in telelavoro, e andremo a spiegare meglio come funziona. Si tratta di rendere maggiormente motivato il dipendente e più produttivo, Digital Goods Ltd docet.

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