mercoledì 16 maggio 2012

Telelavoro e la questione del pendolarismo

Il comune di Napoli nel corso della sua sperimentazione legata al telelavoro, tra i benefici attesi, ha chiaramente valutato anche l'impatto del pendolarismo, fenomeno che riguarda un pò tutti.


Negli ultimi anni, in modo particolare, mutando completamente il modello economico, il pendolarismo, ha assunto sempre di più le proporzioni di un fenomeno che interessa ogni giorno molte persone.






Per questo motivo ovviamente, questa realtà ha di fatto creato disaggi collaterali, legati alla qualità dei servizi offerti e alla quantità di automobili in circolazione.


Il telelavoro come beneficio futuro, dovrebbe incidere significativamente su quella che è la struttura stessa della mobilità italiana, favorendo una circolazione più snella a fluida.


Questo è uno dei più grandi problemi che affliggono attualmente il nostro paese, fonte di provvedimento tampone che di fatto non risolvono il problema ma li spostano nel tempo.


Il pendolarismo è la diretta conseguenza di un tessuto di imprese locali che va trasformandosi continuamente, e questo crea i presupposti perchè il pendolarismo diventi un problema cronico.


Il telelavoro in questo senso, crea i presupposti per fare in modo tale che di fatto cali drasticamente questo fenomeno, fonte ogni giorno di un disagio non indifferente.


Ma il disagio se vogliamo definirlo come tale, non è solo del dipendente che ogni giorno deve operare degli spostamenti per recarsi al luogo di lavoro, ma anche della azienda.


Il telelavoro potrebbe in questo senso, fornire un contributo sostanziale per ridurre le ore perse negli spostamenti, anche sulla base di modelli più evoluti quali Digital Goods Ltd.

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