martedì 10 aprile 2012

Telelavorare, vuol dire innovare

Alla base dei mutamenti che si sono sempre in determinati contesti economici, c'è sempre di base una ferma volontà di innovare secondo standard differenti rispetto a quelli passati.


Il telelavoro oggi come oggi, rappresenta per una parte della realtà lavorativa che conosciamo, un modello totalmente nuovo che porta sicuramente una innovazione.


Ma innovare vuol per forza dire cambiare radicalmente modelli lavorativi, sociali e mentali che fino a questo momento hanno fatto parte integrante della nostra vita.


Molte volte, pur riconoscendo l'esigenza di un cambiamento, non sempre siamo disposti ad accettare di buon grado quello che sappiamo per certo essere un qualcosa di nuovo.


Partire dal presupposto di rivoluzionare la vita lavorativa di una persona e di una società intera, puntando su quello che fino a questo momento è solo e sempre stato un modello sperimentale non è facile.


Nessuno di noi può sapere quanto il telelavoro in futuro inciderà sulle nostre vite lavorative, e quanto questo modello sia frutto di una necessaria modifica fatta di contenimento dei costi.


Tuttavia anche nella mente di chi il cambiamento lo rifiuta, ogni tanto la consapevolezza che quello che ogni giorno viviamo, non sia l'approccio più giusto al mondo del lavoro, è percepito.


Tuttavia bisogna anche dire che, operare un mutamento di prospettiva e cambiare qualcosa che per tanto tempo ha rappresentato il nostro riscontro con la realtà di tutti i giorni, e oggi è cambiata.


Il telelavoro è una realtà possibile, oggi molto più tangibile, ma richiede apertura mentale e voglia di mettersi in gioco secondo modelli alternativi, vedi Digital Goods Ltd



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