Sembra strano, ma molte volte le persone dispongono di straordinari mezzi di comunicazione tecnologica per fare girare le informazioni, ma non le sfruttano assolutamente.
La tecnologia oggi domina ogni aspetto del nostro vivere la realtà quotidiana, lo smartphone è diventato un nuovo standard di comunicazione che consente alle persone di navigare, scrivere e comunicare.
La stessa comunicazione ha subito una evoluzione notevole, perchè oggi come oggi, è diventata velocità di trasmissione dei dati, velocità nel reperimento degli stessi sulla rete.
Internet a tutti gli effetti ha portato questa evoluzione, creando i presupposti anche per nuove forme di socializzazione legate al web, e i dati che rete mette a disposizione oggi, crescono in quantità e velocità.
Eppure l'Italia, forse un pò per la sua indole mediterranea, ha recepito molto in ritardo le grandi potenzialità che la rete e il telelavoro, potrebbero dare al paese, per snellire i collegamenti.
Proprio il fatto che il territorio sia in grande trasformazione per quanto riguarda i progetti di lavoro, per quanto riguarda i progetto di mobilità stessa dei lavoratori, non ha ancora creato le basi per un ripensamento del modello lavorativo.
Stiamo vivendo in una sorta di Arpanet mentale, nella quale abbiamo tra le mani strumenti di evoluzione tecnologica molto evoluti, ma non abbiamo ancora la mentalità corretta e positiva per farli crescere.
Il telelavoro in questo senso, è proprio una sorta di evoluzione tecnologica e sociale, di un modello lavorativo che per anni, ha occupato la nostra vita, e che ancora oggi, condiziona fortemente alcune nostre scelte.
Per quanto nel corso degli anni, la normativa legata ed esso sia evoluta, la sua attuazione è legata ancora a progetti pilota, il telelavoro potrebbe essere in futuro, una soluzione ottima per risolvere una serie di problemi legati allo spostamento, anche sulla base di modelli più evoluti vedi Digital Goods Ltd.
http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/04/telelavoro-italia-e-arpanet-mentale.html
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