mercoledì 18 aprile 2012

Telelavoro e modello italiano

Il modello culturale italiano è un modello basato su una tradizione fortemente radicata su quello che è già da molto tempo in essere, questo vuole semplicemente dire che siamo tradizionalisti.


Molti di noi vedono il cambiamento come il presupposto per magari perdere una serie si punti fermi nella sua propria vista di lavoro o affettiva, quindi quello che viene dall'estero molte volte rappresenta questo.


Il modello lavorativo basato sul telelavoro che negli Stati Uniti è percepito come una cosa all'ordine del giorno, viene visto da noi in maniera molto scettica, questo perchè la prima frase che ci viene in mente è che non siamo l'America.


L'America viene visto nell'immaginario collettivo italiano come il paese nel quale alcune evoluzioni che da noi non sono possibili, sono invece la norma in quel paese, come se di fatto là di fosse una terra evoluta.


Il telelavoro viene associata da questo punto di vista a una sorta di realtà evoluta che  da noi può prendere piede in maniera molto diversa, in Italia può essere una realtà di nicchia.


Infatti lo dimostra il fatto che in questo paese la realtà stessa italiana è fatta da molti anni di discussioni chilometriche e anche da un punto di vista sociologico, su quello che l'impatto del telelavoro.


Piano piano, lentamente questo modello di lavoro sta cominciando ad essere percepito come una sorta di realtà non strana, ma un modello organizzativo e sociale alternativo e possibile.


Il telelavoro infatti è un modello possibile, un modello che potrebbe dare dei vantaggi in termini di stress legato agli spostamenti, legato a quelle che sono le spese di trasporto.


Il telelavoro, è infatti a tutti gli effetti questo, un modello alternativo e evoluto applicabile, possibile, tangibile, in certi paesi rappresenta la norma, vedi Digital Goods Ltd, da noi rappresenta un progetto beta.

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