venerdì 20 aprile 2012

Telelavoro e società di transizione

In questo accordo quadro, di parla del fatto che il telelavoro, può essere il mezzo adeguato per aiutare il transito della attuale organizzazione di lavoro, verso forme più moderne.


In pratica il documento si auspica che questo strumento, possa essere un tramite verso una diversa strutturazione di come attualmente la società moderna, si è strutturata.


Certamente collegare il telelavoro alla transizione di quella che è la società della conoscenza, è sicuramente una cosa molto ambiziosa, ma di fatto esprime in queste poche righe, una precisa volontà.


Quella di favorire una sorta di modernizzazione mentale delle strutture di lavoro, a favore di un modello sociale che cerca di integrare meglio quelle che sono le varie esigenze dei soggetti coinvolti nel mondo del lavoro.


Come possiamo incominciare a capire, l'esigenza di una strutturazione differente di quelli che sono i modelli lavorativi, viene già fuori da questo punto del documento, evidenziando il cambiamento in corso.


Il mutamento di prospettiva, è quello che in questo documento si riesce  a leggere tra le righe e siamo nel 2002, quindi in un periodo ancora nel quale, tutto sommato la percentuale di persone collegate alla rete in Italia è relativamente basso.


Da un punto di vista strettamente mentale e tecnologico, possiamo dire che il modello di consapevolezza delle potenzialità della rete, si è sviluppato negli ultimi anni, pari passo al livello di copertura della rete italiana.


Oggi nei 2012, ci potrebbero essere i presupposti perchè parti di questo documento della Comunità Europea, trovi concretamente una sua attuazione, verso un modello nuovo che è il telelavoro.


Non dimentichiamoci mai, che mentre noi ne stiamo discutendo, modelli più evoluti del nostro vedi Digital Goods Ltd, crescono.



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