Bisogna anche guardarsi intorno per capire come questo modello venga già applicato a metà, a tutti gli effetti, applicato a metà perchè per quelle particolari tipologie di lavoratori particolarmente qualificati, l'azienda li dota di strumenti tecnologici per rimanere collegati con il contesto lavorativo.
Quindi il telelavoro, non è un modello che non si è radicato nella cultura italiana, semplicemente il modello che prevede una completa remotizzazione verso il proprio domicilio, stenta maggiormente a decolllare.
Di fatto in molti mestieri, parliamo ad esempio del commerciale, uno dei settori nei quali la mobilità fisica del lavoratore è alla base medesima del suo agire, l'azienda per rimanere in contatto, dota il lavoratore di una serie di strumenti.
Per prima cosa si viene forniti un molti contesti di un personal computer e di una chiavetta che consente il collegamento a Internet, questo per fare in modo che il dipendente possa ricevere la posta aziendale e le ultime comunicazioni.
Si tratta di un telelavoro a metà, sospeso tra una parte di vita che si svolge effettivamente in azienda, ma poi di fatto un'altra parte di svolge in giro a contatto con i clienti.
In questo senso, l'azienda ha a disposizione un solo strumento per poter fare in modo di ricordare al dipendente priorità e strategie di tipo aziendale, il collegamento a Internet.
Dotare il dipendente di questi strumenti, vuol dire a tutti gli effetti, applicare una logica di telelavoro metà, nella quale il mondo aziendale, diventa il proprio strumento di lavoro quali il personal computer.
In questo caso, il telelavoro, diventa una sorta di prolungamento del mondo aziendale nella nostra sfera di vita quotidiano, dove l'azienda può raggiungerci in ogni momento e verificare con noi le strategie da adottare e le priorità.
Il telelavoro a metà è la realtà oggi più radicata in Italia, e la remotizzazione completa, sarà la sua evoluzione futura, sulla base di modelli più evoluti vedi Digital Goods Ltd.
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