sabato 28 aprile 2012

Telelavoro e individuazione di un protocollo

Quello che manca a tutti gli effetti un questo accordo quadro, è una chiara individuazione di quelle che sono le linee guida per una corretta implementazione di protocollo di sicurezza.


L'azienda si legge è obbligata a fare in modo tale di preservare i dati e garantire un livello di sicurezza adeguato, questo per fare in modo tale da non dover mai avere problemi di fuga di dati medesimi.






Ma di fatto da questo punto di vista, il problema diventa maggiormente più complesso, perchè non si può sapere a priori, se l'utilizzo di una rete esterna, possa in questo senso creare dei problemi.


Poniamo l'esempio di un telelavoratore che utilizza la sua linea di casa e in questo senso adotta strumenti che sono chiaramente meno monitorabili di quelli classici aziendali.


Bisogna per prima cosa domandarsi, quanto questo incida in maniera significativa su quelli che sono gli standard di sicurezza che l'azienda stessa ha individuato per poter mettere in sicurezza questi dati stessi.


Il telelavoro pone sicuramente un interrogativo molto forte in questo senso, che deve essere valutato in maniera adeguata, senza per questo rendere il problema più grande di quello che di fatto risulta.


Quello che in questo senso bisogna fare, è quello di creare una sorta di accordo informatico che preveda sia per l'azienda che per il telelavoratore precise prassi di sicurezza alle quali attenersi.


In questo senso, la consapevolezza di quanto un accordo del genere sia importante ai fini di una corretta gestione di un processo di telelavoro, è un elemento basilare sia per l'azienda che per il dipendente.


Il telelavoro in questo senso, diventa per l'azienda un vero e proprio mondo a parte nel quale individuare delle linee guida, questo anche sull'esempio di modelli anglosassoni quali Digital Goods Ltd.

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