Cerchiamo ora di definire perchè in molti contesti, viene a priori bocciata u a forma di lavoro del genere, basata su un ausilio degli strumenti tecnologici a distanza.
Parliamo per prima cosa del termine pregiudizio, un sorta di analisi nella quale sulla base di una serie di convinzioni errate e semplicemente sulla base di una non conoscenza delle cose, si adotta un giudizio sommario.
Si tratta di un meccanismo che riguarda tutte le persone in generale, e di fatto tende e colpire in misura eguale tutte quelle forme di organizzazione basare su elementi di innovazione.
Il telelavoro per sua medesima natura, è un approccio al mondo del lavoro estremamente innovativo, perchè basato sull'approccio in termini lavorativi, su un modello relativamente nuovo.
Eppure sulla sua attuazione su larga scala, pesano una serie di pregiudizi di natura molte volte conoscitiva, molte delle persone che potrebbero giovare da questa esperienza di lavoro, non conoscono neanche questa forma.
La non conoscenza o comunque una cattiva informazione sulle cose, porta molte volte le persone a farsi delle idee sbagliate, là dove magari invece ci potrebbero essere delle possibilità.
In questo senso il telelavoro da noi è per certi verri ancora tabù, perchè si tratterebbe di mettere in atto, tutta una serie di meccanismi legati a forme e approcci completamente nuovi.
In questo senso il telelavoro, ancora oggi, continua a rimanere un terreno di soluzione possibile a determinate problematiche, ma pur essendoci già presenti dei modelli più evoluti e concreti in questo senso, Digital Goods Ltd docet, i pregiudizi non mancano.
http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/04/telelavoro-dimensione-privata-e.html
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