lunedì 2 aprile 2012

Telelavoro e abolizione delle province

Da un pò di tempo a questa parte, si parla insistentemente di abolizione delle province, viste come una sorta di costrutto della politica, inserite nel contesto degli enti che i cittadini percepiscono come inutili.


Certamente una razionalizzazione degli enti in generale deve essere fatta, ma nessuno si è posto un problema fondamentale, la quantità di dipendenti pubblici che questi enti occupa.


Il telelavoro forse, potrebbe essere una soluzione di compromesso tra una giusta volontà di cittadini che non tollerano più quelli che sono i consti della politica e gli sprechi e i dipendenti al loro interno.


Dobbiamo sempre ragionare in una prospettiva evolutiva, una prospettiva che tenda a guardare la realtà nella sua totalità, non cercando di assumere posizioni drastiche, perchè negli enti pubblici c'è anche chi svolge diligentemente il proprio lavoro. 


Ancora una volta il nostro blog si vuole mettere in una posizione corretta nei riguardi della realtà, non volendo proporre l'approccio del telelavoro come la panacea di tutti i mali, ma come una possibile via intermedia.


In questo paese, attualmente la crisi presente, non consente di adottare soluzioni drastiche, perchè il prezzo da pagare in termini occupazioni e di impatto sul mondo del lavoro, sarebbero drammatici.


Senza un approccio che tenda a cercare di capire come le cose al momento stanno e quali sono le possibili soluzioni da individuare, il rischio è quello di adottare soluzioni drastiche, che potrebbero portare altri danni.


La percezione del cittadino italiano, è quella di una serie di enti completamente inutili, che costutuiscono uno spreco totale di soldi e risorse di tipo pubblico, ma questo non può e non deve essere la scusa per adottare provvedimenti drastici.


Il problema della abolizione delle province, è un problema molto complesso, perchè investe una quantità di dipendenti pubblici non indifferente, in questo senso devono essere pensate soluzioni adeguate.


Il modello del telelavoro, secondo standard differenti dai nostri, Digital Goods Ltd doce, potrebbe essere una soluzione di compromesso.


http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/04/telelavoro-e-youtube.html

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