Cosa possiamo fare per rendere il paese più competitivo, per ridurre i famosi costi, per fare in modo che la situazione economica italiana, sia e diventi più fluida nella sua gestione?
Il decreto Monti sullo sviluppo recita alla lettera nel primo suo articolo, in considerazione alla esigenza di rilanciare lo sviluppo economico del paese,in considerazione della attuale crisi nazionale e internazionale.
La domanda che ci dobbiamo porre è quanto il telelavoro come approccio tecnologico, come modelli lavorativo e se vogliamo anche modello sociale, potrebbe aiutare in tale senso.
Aiuto alla crescita economia, al di là del decreto Monti sullo sviluppo, vuol necessariamente mandare al paese un messaggio chiaro e preciso, cioè quello legato alla parte che ognuno può fare.
Fare impresa volendo sperimentare un modello alternativo di lavoro a quello tradizionale, dove per i costi troppo elevati le aziende se ne vanno all'estero, potrebbe essere una prima risposta.
Allora perchè in una visione da innovatori, proporre una azienda nella quale magari la produzione può essere delocalizzata in Cina, ma la base intellettuale con una serie di uffici virtuali non potrebbe essere localizzata in Italia?
Fare innovazione vuol anche dire voler osare, proponendo modelli alternativi di lavoro a quelli che tradizionalmente il mercato italiano ha sempre considerato come dogmi immutabili.
Ma visto che nell'attuale mercato nulla è fisso e tutto muta, il telelavoro è la diretta espressione di una virtualizzazione già in atto da tempo e in questo senso è necessario fare di più.
Anche prendendo spunto da modelli alternativi al nostro Digital Goods Ltd docet, perchè innovare vuol dire anche mettere in atto il decreto Monti a livello mentale.
http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/04/telelavoro-e-infrastruttura-tecnologica.html
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