mercoledì 4 aprile 2012

Telelavoro e pregiudizio del sindacato


In Italia quello che riguarda i rapporti di lavoro e i modelli contrattuali applicati alle varie tipologie di lavoro, è regolata da una fitta e rigida selva di accordi di tipo sindacale sempre di tipo collettivo.


Il telelavoro è di fatto una materia ostica per un sindacato legato a modelli magari lavorativi legati a contrattazioni collettive di tipo fisico, nel quale ci si mette a un tavolo a confronto.


Come regolare un rapporto di lavoro a distanza è una di quelle situazioni nelle quali il sindacato di fatto di troverebbe a dover agire sotto la spinta di un modello lavorativo nuovo.


Il pregiudizio può essere il frutto di una riflessione che mette a confronto un modello lavorativo tradizionale, basato su accordi presi a tavolino tra parti sociali, imprenditori e rappresentanti dei lavoratori.


Il pregiudizio può essere il frutto di una riflessione che evidenza la difficoltà di avere sotto controllo un tipo di relazione sindacale, basata su un modello completamente in telelavoro.


Qua il sindacato deve necessariamente farsi carico di una evoluzione della sua figura classica, dovendo scendere sul terreno di comprensione di tale modello di lavoro, magari a sua volta, dovendo confrontarsi con questo tipo di modello.


Ancora una volta come possiamo vedere da queste considerazioni e anche eventualmente da altre che faremo più avanti, il telelavoro rappresenta a tutti gli effetti, una sfida di tipo culturale, un modello affermabile.


Ma perchè questo avvenga, anche su esempio di modelli già radicati, Digital Goods Ltd docet, occorre una grande sforzo di tutti.


http://lavoroinremoto.blogspot.it/2012/04/telelavoro-e-pregiudizio.html





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